Il ristorante La Porrina a Roccaporena, paese natale di Santa Rita, deve il suo nome alla ninfa Porrina, divinità dei monti che predisse con uno dei suoi oracoli la futura nascita della Santa. La magia di questa leggenda, ci fa percepire quanto di misterioso e unico sia connaturato con la natura e la spiritualità presente in ogni angolo di questa terra. Il ristorante la Porrina è un caratteristico esempio di legame con le proprie origini. La storia dell’attività della famiglia di Claudia, una storia tutta al femminile, ha inizio nel lontano 1931 quando la nonna Tomassina fondò il ristorante, successivamente il comando passò alla figlia Elia e infine alla figlia Claudia, attuale proprietaria che con successo e l’aiuto dei figli, porta avanti l’attività ereditata.
La lunga storia della famiglia è ricca di aneddoti, uno in particolare è rimasto nella memoria di Claudia, come esempio di tenacia delle donne della Valnerina. L’episodio particolare, riguarda il passaggio dei soldati tedeschi durante la seconda guerra mondiale che distrussero le botti di vino, ma la nonna Tomassina non si arrese e continuò con tenacia a far crescere l’attività. Claudia, ha ereditato dalle donne di casa la manualità del fare a mano, come la pasta fresca dalle pappardelle, alle tagliatelle, strangozzi, gnocchi, ravioli giganti, specialità conditi con i ragù alla carne di cinghiale, ai funghi porcini e al tartufo nero pregiato. Tutte materie prime raccolte e cacciate nella zona del Casciano.
Claudia è una donna vulcanica che oltre a dedicarsi alla cucina, ama vivere Roccaporena e il territorio circostante con lunghe passeggiate attraverso sentieri e luoghi incontaminati da lei definiti, ricordi personali. Per avere un’idea che sia completa e vera dello spirito del luogo, non si può non andare a trovarla.
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