Antico legume riscoperto dagli agricoltori di Cascia e del territorio casciano, è stato da loro reintrodotto sia nella rotazione delle colture sia nel circuito produttivo e della commercializzazione, grazie a una lavorazione in totale regime biologico. Appartenente alla famiglia delle leguminose, la cicerchia ha origini mediorientali ed è molto resistente anche alle basse temperature. Non ha, infatti, bisogno di particolari cure. In passato rappresentava una produzione fondamentale per qualsiasi azienda agricola, tanto per le sue proprietà nutritive quanto per la sua validità nella rotazione dei terreni, essendo una valida alternativa ai cereali. Queste qualità hanno conferito alla cicerchia il tradizionale ruolo di "legume di riserva", al quale poter attingere per sfamarsi in caso di carestia e siccità. Al giorno d’oggi, è stata ampiamente rivalutata e non più considerata un prodotto di seconda categoria ma come la protagonista di molti piatti salutari e gustosi.

La cicerchia è ricca di proteine e amido, fibre, calcio, fosforo, vitamine B1, B2 e PP. Il tutto abbinato a quantità di grassi davvero risibile. Può essere gustata fresca o essiccata, come ingrediente principe per minestre o zuppe. Un bel piatto unico a base di cicerchia può essere completato in maniera ideale con un filo di olio extravergine a crudo, insieme a delle fette di pane umbro tostato. Nella cicerchia si ritrovano, riassunte insieme, le principali caratteristiche culturali della ruralità, italica in generale e dell’area del casciano in particolare. Il piccolo legume racchiude, infatti, la praticità dell'alternanza delle colture "senza buttare via nulla" con la necessità di apporto proteico di pregio, di calorie nobili cui attingere nei momenti di difficoltà. Il piccolo legume incarna alla perfezione il concetto di "bontà funzionale", dalla quale deriva un paesaggio straordinariamente variegato come solo quello della terra di Cascia sa essere, con un'incredibile varietà di produzioni realizzate a quote differenti.